Incidente nave Grimaldi

Incidente nave Grimaldi - Nessuna tranquillità finché tutti i fusti tossici non saranno recuperati integri.

 

PIU' DI UN ANNO E' PASSATO E I FUSTI TOSSICI SONO ANCORA IN MARE

L'incidente avvenuto a sud dell'isola Gorgona è molto grave, e confuso e contraddittorio è stato il modo con cui le informazioni continuano ad essere veicolate alla cittadinanza. Il nostro mare sta diventando un'area per attività industriali e un'enorme discarica con ingenti rischi per la salute degli ecosistemi marini e... la nostra. Il piano di recupero è stato attivato ma solo una parte del materiale è stato localizzato. Il resto dov'è? E quando saranno tolti dal mare?
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Riportiamo di seguito il comunicato stampa di giovedì 16 febbraio del WWF Toscana sulla questione :

Incidente Eurocargo Grimaldi a largo dell'Isola di Gorgona.
Nessuna tranquillità finché tutti i fusti tossici non saranno recuperati integri.

Il WWF esprime viva apprensione per l'incidente occorso il 17 dicembre 2011 all'Eurocargo della Compagnia Grimaldi Lines che ha causato la dispersione in mare al largo dell'Isola della Gorgona di alcuni fusti contenenti materiale altamente tossico. La contaminazione dell’ecosistema marino potrebbe essere molto grave e la popolazione non potrà tranquillizzarsi finché tutti i bidoni non saranno recuperati integri.
Abbiamo appreso dai media che il piano di recupero, affidato da parte della Grimaldi alla Società Castalia, è partito, e che il materiale sarebbe già stato localizzato, tuttavia le notizie a disposizione nostra e della cittadinanza continuano ad essere frammentarie. E’ stato davvero difficile in questi due mesi cercare di essere informati sulla vicenda sia come cittadini che come associazione ambientalista tra ritardi e dati continuamente modificati.
Il WWF, nelle sue sedi locali, regionali e nazionali sta seguendo con attenzione la vicenda e ha inviato a tutte le autorità competenti lettere con cui chiede chiarimenti, informazioni e garanzie sull’iter avviato per il recupero e soprattutto sulle procedure che dovranno verificare eventuali contaminazioni. Valuteremo le risposte che ci saranno fornite.
Inoltre chiede al più presto di lavorare all’attuazione di strategie che possano evitare nel futuro incidenti di questo tipo: aumentando ad esempio il numero e l’estensione delle aree interdette al traffico marittimo pericoloso e rendendo più sicure le modalità di controllo delle rotte e dei materiali trasportati, in un’area come la nostra che vede la presenza delle aree marine protette dell’Arcipelago Toscano, della Meloria oltre che del Santuario dei Cetacei.
La fiducia nelle Istituzioni che devono proteggere e tutelare il nostro mare nonché la salute pubblica e la nostra sicurezza è stata messa a dura prova in questi ultimi mesi. Chiediamo garanzie non astratte per affrontare un futuro nel quale sono previsti progetti, su tutti il rigassificatore, che attrarranno ancor di più traffici marittimi potenzialmente pericolosi.
WWF Toscana
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E' allegato in fondo alla pagina il documento PDF che abbiamo scritto per riassumere gli eventi e raccogliere le informazioni disponibili. E' aggiornato al 1/2/2012.
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con tutti gli operatori del mare
Ogni anno nel Santuario dei Cetacei 10.000 transiti commerciali
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