IL PARCO DEI MONTI LIVORNESI: storia passata e recente

Per noi tutto il sistema collinare dei Monti Livornesi dovrebbe essere PARCO, così come "sognato" fin dagli anni '80. Questo è e rimarrà il nostro obiettivo.

Parco vero

L'attuale situazione invece prevede un puzzle di aree protette frammentate:

  • il "Parco provinciale dei Monti Livornesi" (istituito con deliberazioni del Consiglio Provinciale n. 936/1999 e n. 163/2000) dell'estensione di ca. 1.330 ettari;
  • le Aree Naturali Protette di Interesse Locale – ANPIL "Parrana San Martino" e "Colognole" nel Comune di Collesalvetti, "Poggio Corbolone" (non presente nella mappa sottostante), "Foresta di Montenero", "Foresta Valle Benedetta" e "Torrente Chioma"  nel Comune di Livorno e "Parco del Chioma" nel Comune di Rosignano Marittimo, per complessivi 1.970 ettari;
  • i sir (siti di interesse regionale) "Calafuria" nel Comune di Livorno e "Monte Pelato" nel Comune di Rosignano Marittimo.

 

Mappa aree protette

La recente legge regionale del 2015 sulle aree protette prevede che tutto il sistema debba essere ridefinito.

Dal sito della Regione Toscana:

La disciplina regionale in materia di aree protette e tutela della biodiversità è stata rivista e innovata negli ultimi anni. La legge regionale 30/2015, che ha abrogata, tra l'altro, le previgenti l.r. 49/1995 e 56/2000 rispettivamente in materia di aree protette e tutela della biodiversità, ha ridefinito il  sistema regionale delle aree naturali protette e della biodiversità.
Il sistema delle aree protette è attualmente definito come "l'insieme dei territori costituito dai parchi regionali e dalle riserve naturali regionali" (art. 2), mentre il sistema della biodiversità  risulta costituito principalmente dai siti della Rete Natura 2000: SIC e ZPS oltre ai pSIC -proposti siti di importanza comunitaria – (art. 6), nonché dalle aree di collegamento ecologico funzionale, nonché dagli altri elementi strutturali e funzionali della rete ecologica toscana individuata dal PIT/PPR.
In questo processo di razionalizzazione e semplificazione voluto dalla l.r. 30/2015, non trovano più riconoscimento i previgenti istituti disciplinati dalla lr.. 49/1995 e 56/2000 relativi a:

  • parchi provinciali;
  • ANPIL – aree naturali protette di interesse locale
  • sir – siti di interesse regionale, individuati nell'allegato D della l.r. 56/2000

Conseguentemente, gli articoli 113 e 116 della l.r. 30/2015 dispongono che entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa, la Giunta regionale d'intesa con gli enti locali e i parchi interessati,  sottopone a verifica i parchi provinciali, le aree naturali protette di interesse locale (ANPIL) e i sir istituiti ai sensi della normativa previgente, valutando esclusivamente la loro ascrivibilità ad una delle tipologie previste dagli articoli 2 e 6 della medesima legge (cioè: parchi e riserve regionali e/o Siti della Rete natura 2000 - SIC/ZPS - ).
Le aree che all'esito della verifica svolta non presenteranno i presupposti per essere riclassificati nelle tipologie previste, potranno ricevere tutela con gli strumenti della pianificazione territoriale degli enti competenti.
Fino alla conclusione del procedimento di verifica, ai parchi provinciali, alle ANPIL ed ai sir continua ad applicarsi la disciplina dettata dalle leggi previgenti.

Il WWF Livorno e le altre associazioni del Progetto Occhi sulle Colline si sono subito attivate per spingere la Regione e soprattutto i Comuni ad attivarsi per confermare tutte le aree protette e anche per cogliere l'opportunità di riconsiderare gli attuali confini e ricucire le varie aree. Si ricordano in particolare:

- la Tavola Rotonda di sabato 6 febbraio 2016 dal titolo: "Il futuro del parco delle Colline Livornesi e il futuro delle Aree Protette in Toscana" organizzata da WWF Livorno e Biodiversi presso la Sala del mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo;

- la riunione del maggio 2016 del Tavolo Tecnico (già istituito nel 2013 dalla Provincia e dai Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano con le associazioni sul tema della sentieristica contestualmente alla firma del “Protocollo d’intesa per l’adozione di criteri condivisi nella definizione della sentieristica e nella realizzazione della segnaletica delle Colline Livornesi”) che si è riunito presso il Comune di Rosignano alla presenza della Dirigente Regionale Ruberti allargando il tema delle sue discussioni anche all’iter di verifica previsto dalla Legge 30/2015.

Dal sito della Regione Toscana:

Con delibera n. 270 del 05-04-2016, la Giunta Regionale ha dato avvio alla prevista verifica per la revisione delle ANPIL, dei Parchi provinciali e dei siti di interesse regionale promuovendo l'attività di concertazione di cui agli art.113 e 116 della L.R.30/2015, al fine di garantire lo svolgimento integrato delle valutazioni anche di ordine tecnico scientifico tramite la convocazione di appositi tavoli di concertazione ai quali partecipano gli Enti locali e gli Enti parco coinvolti.

Il tavolo di concertazione previsto dalla DGR 270/2016 è stato attivato con lo svolgimento di molteplici incontri tra gli enti richiamati ed il settore competente della Giunta regionale, che hanno comportato anche l'adozione di atti deliberativi degli enti interessati per confermare alla regione la volontà degli enti di mantenere un regime di tutela sulle aree considerate nonché avanzare eventuali proposte di riclassificazione.

A seguito di approvazione del relativo schema con Delibera n. 377 del 09-04-2018, è stato infine sottoscritto un protocollo d'intesa tra Regione Toscana, i Comuni di Livorno, Rosignano Marittimo e Collesalvetti e la Provincia di Livorno per definire un percorso condiviso che porti a completare l'iter di verifica ed addivenire all' istituzione delle nuove aree protette accompagnato da un modello di gestione unitaria e coordinata.
Il protocollo di intesa definisce come prioritaria e coerente con gli obiettivi generali di tutela e valorizzazione propri della verifica in atto la proposta avanzata dai tre Comuni che prevede:

  • la trasformazione dei  territori dell'attuale parco provinciale in una o più  riserve naturali regionali,
  • la trasformazione delle ANPIL "Parrana San Martino" e "Colognole" nel Comune di Collesalvetti, "Foresta di Montenero" e "Foresta Valle Benedetta" nel Comune di Livorno in aree contigue della suddette riserve.
  • l'istituzione di una nuova area contigua nel Comune di Rosignano Marittimo  di collegamento tra la riserva naturale regionale (attuale Parco dei Monti livornesi) ed il SIC in via di istituzione (attuale sir Monte Pelato)
  • la trasformazione delle ANPIL "Torrente Chioma"  nel Comune di Livorno e "Parco del Chioma" nel Comune di Rosignano Marittimo in una nuova area appartenente alla Rete Natura 2000 (SIC/ZPS)
  • la trasformazione dei sir  "Calafuria" e "Monte Pelato" in aree appartenenti alla Rete Natura 2000 (SIC/ZPS)

Sarà altresì valutata l'opportunità di estendere le tutele previste dalla direttiva Habitat  all'area marina costiera prospiciente Calafuria in considerazione dell'importanza delle biocenosi legate al coralligeno,  attraverso l' individuazione di un nuovo SIC a mare o l'estensione  della futuro SIC/ZPS corrispondente all'attuale sir Calafuria.

Attualmente, anno 2019, le aree protette sono ancora virtuali...

Sezione informazione del sistema integrato delle aree protette dei Monti Livornesi con link al sito della Regione Toscana:

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