Proseguono le nostre attività all’interno del gruppo regionale WWF per la tutela dei boschi nell’ambito del progetto www.forestsforlifetoscana.it
Lo scopo principale del progetto consiste nel limitare lo sfruttamento intensivo dei nostri boschi che soprattutto in alcune zone risultano sottoposti a ciclici tagli a “ceduo” con il risultato di non avere più boschi che mantengano le proprie caratteristiche. Il taglio a ceduo consiste di fatto nell’azzeramento di un’area boschiva di svariati ettari lasciando un numero stabilito di cosiddette matricine (30xEttaro) che solo teoricamente dovrebbero avere determinate caratteristiche. A questo si aggiunge il totale azzeramento del sottobosco.
Negli anni successivi al taglio si svilupperanno dalle ceppaie un certo numero di polloni con il successivo risultato di avere un bosco costituito da fusti di piccole dimensioni,
fitti, dove difficilmente si svilupperanno alberi da seme. Mancano gli alberi di grandi dimensioni, maturi, idealmente avviati alla vetustistà, fondamentali per alcune specie di uccelli, mammiferi, coleotteri, al contempo mancano i grandi alberi morti, ancora in piedi e a terra, anch’essi fondamentali per l’ecosistema. Tali tagli possono ripetersi ogni 18 anni per i boschi costituiti da specie “quercine” (lecci, roverelle,cerri). È quindi evidente come tali boschi abbiano un livello di Biodiversità decisamente ridotto cosi come siano limitati gli interi servizi ecosistemici offerti tra i quali la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e la regimazione delle acque. Condividiamo pienamente il detto "La Toscana e` ricca di boschi poveri". Continuiamo a ribadire come da parte nostra non ci sia nessuna posizione estrema, nessuno dice ovviamente di non tagliare alberi ma riteniamo indispensabile limitare in modo sostanziale i tagli boschivi a ceduo oltretutto destinati prevalentemente alla produzione di pellets e cippato, tagliare alberi in modo massivo e bruciarli per produrre energia oggi più che mai risulta inconcepibile. E` necessario invece indirizzare maggiormente i tagli boschivi verso gestioni ad alto fusto, tali da non snaturare completamente la struttura del bosco, la copertura arborea, la salvaguardia della biodiversità.
Altro aspetto a cui teniamo particolarmente riguarda la salvaguardia di foreste mature che ancora mantengono buone caratteristiche e potrebbero essere idealmente avviate alla vetustistà.
Confermiamo come il progetto sia aperto alla piena condivisione, tramite il sito singoli cittadini, a prescindere dalle proprie competenze, possono infatti segnalare tagli boschivi e magari aree boschive di pregio per le quali provare ad avviare percorsi di tutela.
Ritenendo sin dall’inizio del progetto fondamentale la sensibilizzazione della cittadinanza su queste tematiche nel corso del 2024 sono proseguite le proiezioni del documentario autoprodotto “ Boschi toscani : una scomoda verità ” all’interno di eventi dove oltre agli interventi interni al WWF molti degli assoluti esperti forestali che sostengono il progetto hanno offerto il loro prezioso contributo. Tra gli ultimi eventi svolti evidenziamo quello del 30 Novembre a Firenze presso la Biblioteca delle Oblate.
Molto importante anche la condivisione del progetto da parte di numerose associazioni nazionale e locali e comitati di cittadini che provano a ribellarsi allo scempio di molti boschi.
Per fornire maggiori informazioni abbiamo recentemente realizzato all’interno del gruppo uno specifico dossier ricco di dati e approfondimenti sui molteplici aspetti sviluppati all’interno del progetto. Per noi un altro lavoro molto impegnativo del quale andiamo fieri, vi invitiamo a consultarlo e volendo a scaricarlo al seguente link Dossier WWF " Boschi toscani : una scomoda verità " riportato anche nella home page del sito www.forestsforlifetoscana.it
Chiaramente per poter arrivare ad un concreto cambiamento occorre agire sulla legge e sul regolamento forestale regionale, a nostro giudizio redatti per tagliare i boschi più che per preservarli, ed in questo senso una delle prossime attività del gruppo consisterà nella presentazione alla Regione di un nostro pacchetto di modifiche riassunte in 20 punti e riportati nelle ultime pagine del dossier. Stiamo valutando le modalità e le tempistiche.