NON VOGLIAMO UN RITORNO AL PASSATO

E' terminata pochi giorni fa la possibilità, per cittadini ed associazioni, di presentare le proprie osservazioni in merito al Piano Strutturale d' Area dei comuni di Piombino e Campiglia M.ma.

La nostra associazione ne ha presentate tre, in merito alle inopportune scelte su Sterpaia, Torre Mozza e Le Fabbricciane. Un Piano che non guarda avanti, al futuro del territorio inteso come vera tutela, patrimonio di tutti e bene da preservare, ma valuta tutto in un'ottica speculativa e di soli posti letto!

Si sbandiera il lavoro, far ripartire l'economia (sfruttando il post Covid), per continuare con politiche sentite e risentite dove quello che conta sono solo i guadagni, spesso di pochi, a scapito di quel bene comune smarrito nei meandri delle scarse coscienze politiche!

Prevedere altra pressione turistica in Costa Est, vuol dire tornare indietro di trent'anni, portando verso il collasso un tratto di costa già martoriato , che stenta a riprendersi dal punto di vista naturalistico. Di più, si propone di sfruttare con “strutture leggere” (e chi lo decide cosa sia leggero?) anche l'ultimo lembo di foresta planiziale della Val di Cornia! Vuol dire negare uno dei rari casi di lotta all'abusivismo che ha fatto di Piombino un caso, positivo, a livello nazionale circa trent'anni fa.

Si vede che l'incoerenza regna sovrana tra i politici locali; alcuni anni fa Baratti e Populonia furono proposti come siti da tutelare dall'UNESCO; la stessa parte politica ha redatto l'attuale Piano, preso pari pari da chi li ha scalzati alle ultime elezioni. Baratti ha bisogno di limitare le presenze e un ulteriore carico antropico può avere effetti ancora peggiori che in Costa Est!

Per chi vuol sapere di più sulle osservazioni presentate ci contatti.