Un OSSERVATORIO SULLA BIODIVERSITA' a Livorno: la nostra proposta nel PAESC

Stampa

Di seguito pubblichiamo la scheda che abbiamo inviato e fatto inserire nel PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) del Comune di Livorno e che abbiamo aggiornato recentemente. Un progetto a cui crediamo molto e che cercheremo di portare avanti con l'aiuto di tutte le realtà associative del territorio.

Settore

Ambiente e biodiversità, governance

Pericolosità affrontata

Trasversale

Azione

38

Progetto

OSSERVATORIO BIODIVERSITA’ COMUNE DI LIVORNO

La Tutela della Biodiversità come primo punto per ogni strategia di ADATTAMENTO o MITIGAZIONE

Obiettivo

Monitorare lo stato della biodiversità (specie ed ecosistemi) del territorio del Comune di Livorno; costruire strategie per la tutela e per il miglioramento del livello quantitativo e qualitativo della biodiversità; ridurre la vulnerabilità e incrementare la resilienza dei sistemi naturali ai cambiamenti climatici; costruire strategie di comunicazione e campagne di educazione sull’importanza della biodiversità per l’uomo.

Descrizione

L’adattamento al cambiamento climatico deve obbligatoriamente procedere attraverso un’attenta analisi della sostenibilita’ ambientale di ogni nostra azione e/o progettazione. La sostenibilità ambientale ha come primo punto prioritario la difesa del patrimonio di biodiversità del territorio che rappresenta il “conto in banca” più prezioso da preservare. Ecosistemi ricchi, sani e “biodiversi” sono capaci di resistere ai cambiamenti o di adattarsi meglio. E questo vuol dire preservare i servizi ecosistemici, dai quali dipende anche la nostra vita e il nostro sostentamento, nel presente e per le generazioni future. Ricostruire un equilibrio con la natura e le sue dinamiche è la migliore strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. L’Osservatorio della Biodiversità avrebbe come obiettivo quello di ridurre la vulnerabilità e incrementare la resilienza dei sistemi naturali ai cambiamenti climatici. Per favorire l’adattamento al cambiamento climatico dei nostri ecosistemi è necessario in primo luogo rafforzare la ricerca scientifica e ampliare proprio le conoscenze sugli impatti del cambiamento climatico e sul potenziale di adattamento delle diverse specie a rischio negli ecosistemi terrestri, marini e delle acque interne al fine di fornire indicazioni concrete di gestione. L'identificazione e il monitoraggio di indicatori biologici, parallelamente allo sviluppo e l’applicazione di modelli climatici, permettono molto spesso di anticipare la constatazione di cambiamenti nelle composizioni specifiche e nello spostamento degli areali di distribuzione delle specie definendo così in tempo utile misure adeguate a prevenire la perdita di biodiversità. Un’ulteriore misura utile a ridurre la vulnerabilità è quella di assicurare e rafforzare l’interconnettività della rete di corridoi naturali e artificiali tra le aree naturali.

Contemporaneamente la tutela della biodiversità produce anche azioni fondamentali di mitigazione: basti pensare all’importanza delle aree verdi per l’acquisizione di CO2, per abbattere le temperature nelle isole di calore urbane o per assorbire piogge intense; o basti pensare all’importanza di dare “spazio” ai corsi d’acqua con interventi di rinaturalizzazione delle aree pertinenti, alla creazione di aree umide per poter resistere all’impatto di piene e alluvioni; o all’importanza della manutenzione e della corretta fruizione dei sentieri in ambito collinare per non accelerare il dissesto idrogeologico o per avere possibilità di accedere con mezzi antincendio.

L’azione prevede la creazione di un tavolo di lavoro che va a coordinare le azioni di ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI e ENTI DI RICERCA. I temi da trattare sono svariati, ecco alcuni esempi:

BIODIVERSITA’ URBANA:

-          Monitoraggio delle specie vegetali e animali e degli ecosistemi urbani (studi simili a quelli già svolti dalla LIPU per gli uccelli nidificanti potrebbero essere estesi ad altri gruppi di animali) per valutare le strategie utili ad un miglioramento della biodiversità in ambito urbano. Alcune di queste iniziative possono vedere il coinvolgimento anche della cittadinanza (citizen science)

-          Gestione delle aree verdi come luoghi dove “creare” e “incrementare” biodiversità

-          Registro delle aree incolte residue per preservarle e valutare progetti di riqualificazione e rinaturalizzazione o di ricostruzione di un paesaggio agricolo 

-          Percorsi verdi e sentieri natura anche in ambito urbano e periurbano

-          Quantificazione del valore dei servizi ecosistemici legati alle aree verdi urbane.

BIODIVERSITA’ AREE EXTRA URBANE

-          Azioni legate alla gestione e al regolamento delle aree protette dei Monti Livornesi (da sviluppare in coordinamento con Comuni limitrofi e Regione Toscana)

-          Norme per la fruizione corretta delle aree naturali, accessi e sentieristica (ripristino del Tavolo Tecnico della Sentieristica proposto dal Coordinamento di Associazioni Occhi sulle Colline)

-          Azioni legate a progetti di ricerca per il monitoraggio e la conservazione delle specie e degli ecosistemi

-          Tutela della vegetazione ripariale, dei corsi d’acqua e degli ecosistemi connessi

-          Osservatorio sui tagli boschivi, sulla gestione della prevenzione antincendio e sul rischio idrogeologico: le azioni tese a prevenire i rischi devono evitare di compromettere irrimediabilmente la salute degli ecosistemi (e quindi di produrre un danno assai più elevato della presunta riduzione del rischio).

BIODIVERSITA’ MARINA

-          Monitoraggio costante dello stato della biodiversità marina e delle minacce. In particolare nelle aree marine protette e nel futuro SIC Calafuria.

-          Promozione di un turismo sostenibile legato all’educazione ambientale e allo studio della biologia marina.

-          Impatto della pesca e strategie di mitigazione

-          Impatto delle attività portuali e strategie di mitigazione

AVANZAMENTI

L’azione prevede la creazione di un tavolo di lavoro che va a coordinare le azioni di ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI e ENTI DI RICERCA sui temi relativi a monitoraggio, studio, gestione, tutela della biodiversità in ambito urbano, extraurbano e marino.

Sul tavolo in questione non ci sono stati avanzamenti né la questione è stata mai oggetto di incontri con le istituzioni.

Il WWF Livorno ha portato avanti azioni varie che potrebbero in qualche modo essere rinforzate se coordinate in un più ampio piano strategico in sinergia con altre realtà.

1)         I 2 trekking urbani svolti durante le campagne Urban Nature del WWF e aperti alla cittadinanza: attraverso percorsi che si sono mossi all’interno dei quartieri di Coteto, Salviano e Leccia (il primo) e i quartieri di Fabbricotti, San Jacopo (il secondo) alla ricerca di collegamenti tra aree verdi e aree incolte residue che potrebbero porre l’attenzione sulla necessità di un registro delle aree incolte residue per preservarle e valutare progetti di riqualificazione e rinaturalizzazione o di ricostruzione di un paesaggio agricolo. Sono in programma altri percorsi.

2)         Contributo ad un osservatorio sui tagli boschivi attraverso il progetto Forests for Life Toscana www.forestsforlifetoscana.it che prevede la segnalazione di tagli particolarmente impattanti in corso o terminati di recente nel territorio regionale. Sono stati segnalati tagli anche sui nostri Monti livornesi e svolta attività rivolta alla cittadinanza per sensibilizzare all’importanza di tutelare boschi a lungo termine e gli effetti dannosi di un taglio a ceduo esteso e generalizzato.

3)         Azioni presso il parco pubblico di Villa Corridi dove sono già in atto collaborazioni in varie forme e modalità con la scuola primaria di Villa Corridi (ex IV° Circolo didattico “La Rosa” ora confluito nell’Istituto Comprensivo “Giovanni Bartolena”) e l’Ufficio Parchi del comune di Livorno.

L’aiuto nella cura e nella progettazione del Giardino delle Farfalle; la prevista realizzazione dell’Aula Natura (progettata e finanziata dal WWF Italia) nell’area verde della scuola; la progettazione e la realizzazione di una siepe per gli insetti impollinatori accanto al Giardino delle Farfalle (progetto in fase di realizzazione con finanziamento già accordato da parte del WWF Italia).

4)         Avviata la collaborazione con l’Istituto per la BioEconomia del CNR, Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR per un progetto più articolato sul Parco di Villa Corridi rivolto alle scuole e alla cittadinanza che, in piccolo, ripresenterebbe gli obiettivi che l’Osservatorio dovrebbe proporre in ambito comunale. Il progetto, prevede di utilizzare il parco come un laboratorio ambientale a cielo aperto e come sito pilota in cui studiare il ruolo del verde in ambiente urbano e peri-urbano da più punti di vista. Gli studenti insieme agli esperti avranno modo di effettuare una valutazione della biodiversità delle specie vegetali selvatiche e coltivate presenti all’interno del parco; effettuare rilievi eco-fisiologici sulle principali specie arboreo-arbustive di maggiore interesse per ottenere informazioni sulla biodiversità funzionale e sulla capacità di adattamento delle specie mediterranee più importanti in ambito urbano; valutare la capacità da parte del verde di generare servizi ecosistemici in ambiente urbano; valutare la percezione dei servizi ecosistemici da parte della popolazione, grazie anche alla preparazione di appositi questionari da somministrare ai cittadini, ai frequentatori del parco e alle famiglie degli studenti.

5)         Si ricorda infine l’importanza del percorso avviato attraverso il protocollo d’intesa per la gestione del Sistema integrato delle aree protette dei Monti Livornesi. Con l’avvio del nuovo sistema di gestione potrebbero nascere momenti in cui focalizzare l’attenzione su progetti relativi agli obiettivi di questa scheda azione. A questo si aggiunge l’avvio nel 2023 della seconda fase del progetto mappa di Comunità dei Monti Livornesi e il gruppo di lavoro nato per i Progetti Scuola “I Monti Livornesi: un laboratorio didattico a cielo aperto” sui tre Comuni dei Monti Livornesi.

Tempistica (anno di inizio e anno di fine)

 L’Osservatorio può lavorare e dare il via a progetti con tempistiche di diversa durata, così come fare da coordinamento per vari progetti con obiettivi comuni.

Stato (completata, in corso, non iniziata)

 Non iniziata

Settori di riferimento

Comune di Livorno, settore Ambiente

Soggetti collaboratori

Uffici tecnici Comune di Livorno; associazioni ambientali e sportive; enti di ricerca (Museo Storia Naturale; CIBM; Acquario; CNR; OTB; Università…); operatori turistici (Guide…)

Criticità da affrontare

Modalità di funzionamento e composizione di un organismo che deve fare rete tra varie realtà e competenze.

Costi e risparmi economici

 Da quantificare

Modalità di finanziamento

 

Indicatore di valutazione (con unità di misura)

Servizi ecosistemici quantificati;

numero specie censite;

aree verdi rinaturalizzate;

km di sentieri o vie verdi rese fruibili o create. 

Commenti

1 - https://www.wwf.it/il_pianeta/biodiversita/rapporto_biodiversita/

Al link è possibile scaricare il DOSSIER sulla BIODIVERSITA’ del WWF ITALIA. In particolare si invita la lettura dalla pagina 230 a 240.

2 - https://www.wwf.it/news/sala_stampa/?53180/Il-Coronavirus-puo-essere-unoccasione-per-ripensare-il-rapporto-fra-natura-e-aree-urbane 

Alla pagina linkata è possibile scaricare il Dossier “Città che osano la selvaticità”.

“Numerosi sono gli esempi in Europa di città che hanno imparato a convivere con la natura. Londra, diventata National Park City, nel luglio 2019,  si è data l’obiettivo di realizzare una copertura verde del 10% della città entro il 2050, per rendere la capitale del Regno Unito più verde, più salubre, più selvaggia, mentre il progetto “Clever Cities”, finanziato con i fondi europei Horizon e realizzato anche grazie al contributo del WWF, ha già iniziato a lavorare in città come Madrid, Amburgo e Milano per la realizzazione di “soluzioni basate sulla natura”, come i tetti verdi. L’“European Green Capital Award”, creato dalla Commissione Europea nel 2008, è stato assegnato di recente a Nimega (Olanda) nel 2018, Oslo (Norvegia) nel 2019, Lisbona (Portogallo) nel 2020. In Germania il governo centrale – attraverso il Ministero dell’Ambiente e l’Agenzia Federale per la Conservazione della Natura – sta finanziando il programma Städte wagen Wildnis (“Città che osano la selvaticità”) per supportare progetti di rinaturazione  urbana.”

3 - https://www.wwf.it/news/pubblicazioni/?42742/Report-WWF-Benessere-e-natura-citta-verdi-a-misura-di-bambino

4 - https://www.wwf.it/news/pubblicazioni/?49960/Report-WWF-biodiversita-urbana

Il report contiene il “Manifesto per il buon governo del verde in città”, con oltre 20 proposte per cambiare il volto verde delle nostre aree urbane, al quale hanno partecipato comitati, cittadini e realtà locali che gestiscono giardini e orti condivisi. In generale il WWF Italia ogni autunno propone l’iniziativa URBAN NATURE proprio per sottolineare l’importanza della natura in ambito urbano: https://www.wwf.it/urban_nature.cfm